Il mondo del manifatturiero resta uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia da COVID-19, per una serie di fattori concomitanti: dalla chiusura degli impianti alla ridefinizione delle supply chain, dalla necessità di adottare nuove modalità operative, ai nuovi equilibri socioeconomici.
Nella fase dell’emergenza dovuta al picco pandemico, è stata una delle industrie più colpite. Tuttavia, proprio il lockdown ha contribuito a portare alla luce una serie di istanze e di esigenze che in questo momento di graduale ripresa rappresentano un’enorme opportunità per stimolare una sorta di “rinascita” del comparto industriale e manifatturiero.

Investire nell’automazione e nell’ottimizzazione dei processi produttivi è uno stimolo per rispondere a quelle sfide finora rimaste senza risposta e spesso associate alla necessità di coniugare da un lato la memoria storica, sempre molto rilevante nel mondo manifatturiero, e la carenza di skill in un settore oggi ad alto tasso di innovazione.
Sono questi i temi che Cisco ha portato all’attenzione dei “visitatori” che hanno preso parte nelle scorse settimane all’edizione tutta virtuale della Fiera di Hannover, dedicata, come sempre al mondo dell’industria e dell’automazione.

L’automazione come risposta al gap di talenti e all’accresciuta domanda di mercato

Lo scenario di partenza è sicuramente preoccupante. Non si parla solo di perdita economica o di mancate produzioni, ma anche di un divario di talenti che tende a diventare sempre più marcato che rischia di mettere sotto stress un sistema che deve trovare un nuovo equilibrio.
Per questo motivo, è importante che le aziende del comparto pensino a nuove configurazioni delle loro organizzazioni, in modo da essere sì pronti a soddisfare la domanda che arriva dal mercato e dai loro clienti, ma anche a rispondere a eventuali discontinuità o criticità che il futuro potrebbe presentare.
Per questo motivo, oltre ai necessari investimenti nell’ambito dell’automazione, è importante prendere in considerazione anche altre soluzioni tecnologiche che abilitino la condivisione di informazioni, dati ed esperienze.
In questo senso, soluzioni come Expert on Demand e Cisco Webex possono essere considerate dei veri e propri abilitatori di un “new normal” lavorativo e possono aiutare i produttori a ottimizzare le proprie risorse, distribuendone le competenze su più strutture: in mancanza di figure senior o esperte su tutti i siti produttivi, è possibile fare ricorso a un solo esperto da remoto, che faccia da supporto alle figure junior oppure ai tecnici in campo da una posizione centralizzata.

 

Per molti operatori del settore, questo livello di apertura e di condivisione è fonte di qualche preoccupazione, soprattutto in relazione a una più ampia esposizione alle minacce alla sicurezza e agli attacchi cyber.
In realtà, la proposition di Cisco copre l’end to end delle tematiche di fabbrica e include piattaforme, soluzioni e prodotti specifici per la sicurezza industriale e architetture conformi NIST e ISA, consentendo ai produttori di estendere facilmente la loro copertura di sicurezza in modo più ampio in tutte operation e in tutti i plant.

L’arma vincente per l’industria 4.0 è il process-first

C’è poi un punto ulteriore sul quale vale la pena soffermarsi.
Concentrarsi sulle tecnologie non porta necessariamente al successo. Lo dimostrano i leader del settore che hanno tracciato con successo la strada verso una maggiore digitalizzazione concentrandosi sui risultati aziendali e sui processi che abilitano questi risultati, non sulla tecnologia di per sé.

Occorre dunque, cominciare dalla fine, definendo il risultato che si vuole ottenere così da articolare il percorso di trasformazione digitale dei singoli clienti del settore. E quel processo deve iniziare incorporando persone, sicurezza, automazione e una strategia per il futuro.

Le tecnologie avanzate possono abilitare nuovi servizi su qualsiasi impianto, ma è fondamentale comprendere ciò che l’impianto può fare con quei servizi. Basti pensare alla realtà aumentata per la formazione o la risoluzione dei problemi; ai robot autonomi per una migliore movimentazione dei materiali e assemblaggio automatizzato; al monitoraggio della posizione delle risorse per miglioramenti dei processi e sicurezza dei lavoratori; alla migliore gestione dell’inventario; alla gestione efficiente della forza lavoro mobile.

La convergenza IT-OT per imprese 4.0 agili e resilienti

Ed ecco arrivare al punto nodale di questa trasformazione.
Negli ultimi anni, i mondi OT e IT si sono avvicinati molto di più rispetto al passato, spinti sicuramente dalla necessità di proteggere e scalare l’innovazione stimolata dal nuovo paradigma dell’Industria 4.0. Un approccio olistico e integrato è, infatti, vitale per proteggere i risultati.

La visibilità scalabile e completa in tutto il sistema consente di rilevare e impedire che le minacce migrino ulteriormente nel sistema e di mitigarle in modo più efficiente e sicuro. Ancora più importante, l’allineamento OT e IT ha consentito alle aziende di definire obiettivi comuni e processi integrati. Tale allineamento attorno al processo – un’evoluzione continua, con guadagni lungo il percorso – consente anche di misurare meglio il successo.

Durante la pandemia, le aziende con OT e IT allineati erano in una posizione migliore per flettere l’agilità necessaria per rispondere ai cambiamenti e ai punti deboli che venivano rivelati in tempo reale, il tutto rimanendo al sicuro. Queste aziende sono state in grado di collaborare per garantire prestazioni ottimali, tempo di attività e conformità, nonché eseguire processi agili.

Cisco guida le organizzazioni verso l’Industria 4.0 e oltre

Il ruolo di Cisco in questa trasformazione è ben chiarito dalle parole di Dan Wiggins, Vice President Industry Solutions Group “I nostri clienti definiscono i risultati di cui hanno bisogno e noi definiamo quale è la tecnologia abilitante che consente loro di risolvere le sfide di oggi e quelle future”.
Ma come? “Lo facciamo favorendo una maggiore integrazione OT / IT su sistemi, sicurezza e collaborazione. Guidiamo una convergenza di questi team per collegare funzioni diverse, consentendo un maggiore successo, maggiore efficienza e risultati migliori per i nostri clienti”.

In effetti, quando le persone sono allineate, i processi che guidano la  trasformazione sono più fluidi, più efficienti in termini di costi e “l’intera nave può iniziare a navigare nella stessa direzione”. È un viaggio, certamente non privo di ostacoli, ma se si affronta questa trasformazione principalmente come una missione per ottenere la convergenza OT / IT verso un risultato concordato, è possibile proteggere i sistemi, raggiungere gli obiettivi di efficienza e produttività fissati e guidare l’organizzazione nell’Industria 4.0 futuro e oltre.